eravamo noi i protagonisti , in questa finzione di società post omologazione , cosa rimane?

Cosa rimane? Del fatto che eravamo noi i protagonisti di allora, della seconda metà dei settanta! Non solo, lo eravamo pienamente, sia dei nostri destini e della nostra vita più di quanto riesca ad i ragazzi di oggi dopo il 2010! Cosa rimane delle nostre capacità sciamaniche di essere i rivoluzionari dell'assurdo e delle provacazioni dadaiste che tanto lasciarono il segno? A Lama non l'amava nessuno, ma anche chi resta in vita di noi di quelle tribù che avevamo formato allora, è ancora capace di amare o di trovare qualcuno dei giovani di oggi che lo ami e lo consideri davvero?

venerdì 18 febbraio 2011

gli indiani metropolitani

noi eravamo 'ala creativa del movimento.
Raiplay Radio "Gioventù mia" puntate della serie Febbre 77

12 commenti:

  1. MARCO ERLER, nasce a Genova a fine del '58, nei suoi anni giovanili si trasferisce a Roma dove si forma e svolge i suoi studi, nel 1978 si diploma al Liceo Classico Socrate dopo aver ripetuto l'ultimo anno per le assenze nel turbolento anno 1977 che lo vede uno dei protagonisti nelle contestazioni del Movimento studentesco. In questo anno, il 1977 ( il più significativo e di rivolta dopo il 1968) partecipa all'occupazione dell'ateneo romano nella facoltà di Lettere, anche alla "cacciata" del sindacalista Luciano Lama in Febbraio. Il 2 Luglio nello speciale Giovani del TG1 in prima serata, condotto da Giuseppe Vannucchi e Piero Badaloni, rappresenta nel corso di questa importante trasmissione (con i più alti indici di ascolto in quanto tutta la società italiana era curiosa e preoccupata di capire gli avvenimenti) gli Indiani Metropolitani, l'Ala Creativa del Movimento studentesco: si presenta con i segni da indiano d'America (il Popolo degli Uomini) pittati sul viso e fuma "dentro la scatola magica della TV" un calumet zeppo d'erba (lo dichiarerà successivamente, altrimenti glielo avrebbero impedito). E' vestito un pò da freak, risponde con precisione, fornendo anche numerose citazioni di filosofi e scrittori, a domande su società, famiglia, futuro e rivoluzione. Politicamente si era formato nelle giovanissime leve dei militanti del Partito radicale (tra questi anche Francesco Rutelli), contribuisce alla loro campagna del 1976 introducendo i comizi di Emma Bonino (Sora e frusinate), un successo con quattro deputati eletti (non poco per una formazione nuova libertaria ed anticlericale in un paese un po’ bigotto), la militanza di Erler dura dal ‘74 al ’77, poi si dirada. Nel 1980 si distacca dal partito in dissenso verso il leader Marco Pannella. Ricorda con passione la vittoria democratica per il Divorzio e contro il Nucleare, con la manifestazione inscenata davanti alle Centrali di Montalto di Castro insieme a Nicola Caracciolo. Solo nel 2008, circa trent’anni dopo, decide un rientro politico accettando la proposta del segretario SDI Enrico Boselli, di candidarsi al Senato (nel Collegio del Lazio). Nessuno dei socialisti sia alla Camera che al Senato verrà eletto in quelle elezioni. Lo scrittore ha compreso quanto il dramma di Tangentopoli abbia dilaniato il suo paese, quanto il quadro italico della Milano da bere e dell'ottimismo della volontà abbia subito una battuta d'arresto e nel mondo in corso di globalizzazione anche il suo grande amico e compagno di vita Mario Appignani sia destinato a soccombere. Erler è garantista, non ama i giustizialisti. Sostiene epistolari e cura l'amicizia con Allen Ginsberg conosciuto nel reading di poesie a Roma nel 1979. Anche con Gregory corso che vive a lungo a Roma, ed entra in contatto con Fernanda Pivano, anch'ella dopo alcuni anni viene a mancare ed Erler con i suoi cartelloni ne animerà gioiosamente il funerale a Genova:"BEAT NANDA G-R-A-Z-I-E!" "Pace e Amore"... Anche Erler ora a pieno titolo è un beat, un beat italiano. Collaborazioni giornalistiche culturali di Marco Erler nel corso dei decenni: Lotta Continua (estate romana di Renato Nicolini e teatro); Vita e Mare; Il Male, la piccola Unità e l'ultimo Frigidaire; Città Liberale; La Discussione; l'Avanti; Turismo all'aria aperta, Cinecorriere, ET cinematografica, Automobilismo d'epoca. Su Erler ed i suoi libri scrivono vari critici, appaiono recensioni su Avvenimenti, Repubblica (Filippo Ceccarelli) ed il Secolo d'Italia (Luciano Lanna). Erler è schierato per il giornalismo in libertà senza direzioni prestabilite, mai e poi mai si è qualificato come giornalista perché ufficialmente non lo è e non ama questa categoria superba con tanto di Albo. Però è preparato anche come reportagista free-lancer e sa, con sfumature dadaiste, inventarsi quale “inviato da se stesso”. Con questo spirito è capace di chiedere un intervista ad un potente, ad uno statista di prima grandezza in esilio come Bettino Craxi.

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  2. Bibliografia: Segnali di Fumo. Campanotto- 1997; La gara è truccata, Cavallo Pazzo il guastatore. Edizioni Libreria Croce- 2001; Assalto alla diligenza, quando Appignani rinacque Cavallo Pazzo- 2008; Tributo a Michael Jackson da un beat italiano. Ibiskos editrice Risolo- 2009.

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  3. ASSALTO ALLA DILIGENZA, Cavallo Pazzo al XX° secolo Mario Appignani nella sua edizione definitiva che rimarrà tale secondo il volere di Erler è stato finito di stampare da Armando Curcio Editore (Roma) nel Luglio 2018.
    Per essere un libro che sfiora le 500 pagine e contiene un ricco inserto fotografico ha un prezzo assai conveniente.

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  4. Erler non ha mai avuto il desiderio ne la determinazione per fare il giornalista. Essendo stato un indiano é da sempre un anti casta e chi puó dubitare che gli "scribacchini pennivendoli" del "subbeto"(invece che dire subito, questo il loro marchio di fabbrica) al soldo dei loro editori non lo siano? Peró nel corso del tempo da libero pensato re, intervistatore ha pubblicato vari articoli e interviste, manifestandosi preparato anche come opinionista. Sua un intervista a Burroughs uscita nel 1980 su La gazzetta del Mezzogiorno. Ha scritto e collaborato in ordine temporal con:
    Lotta Continúa, Vita e Mare, L'Avanti e la Discussione, Cittá liberale, il Corriere dello Spettacolo, ET Cinematográfica, Lungotevere.net,oltre che alcuni suoi interventi sono riportati su Il gazzettino di Venezia. Delle sue visite in Tunisia e dei contatti con l'amico statista socialista Bettino Craxi morto in esilio ci sono documenti pubblicati dalla Fondazione Craxi.

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  5. Scompare dal mondo terreno Simonetta Frau volto simbolo tra le tante foto d'autore del 1977.
    R.I.P. cara guerriera Simonetta

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  6. Questa sera 27 agosto 2020 su RAI Radio 1 a partire dalle 21,00 in Speciale Musica, l'estate in diretta condotta da Elisabetta Grande, verrà trattato l'anno solare 1977. La premessa che si parli di noi ragazzi dell'epoca, degli Indiani metropolitani. Ciao

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  7. KOLN, Colonia: in un aeroporto già di per sè piccolo anche se con inutili corridoi per i gates stretti e lunghi alle 17.00 di oggi 23 settembre 2020 pochi passeggeri per gli esigui voli previsti. Sono stufo annoiato per le 4 ore di attesa di potermi imbarcare per Berlino e non sono per fortuna ancora soggetto ad attacchi di panico. Il lockdown ha fatto davvero sfracelli purtroppo!

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  8. Erler oggi tributa a Bruce Lee dopo il tributo sofferto per la scomparsa di Michael Jackson, quando nel 2009 Marco si chiuse nel dolore con pianti disperati per oltre un mese e partorì il libretto fatto da 52 poesie e 48 disegni a China che fu pubblicato come "Tributo a Michael Jackson da un beat italiano" Ibiskos editrice Risolo (Empoli)! Bene dopo questo libro imperdibile e introvabile (la Ibiskos Risolo ha smesso da anni) esce a marzo 2022 il suo tributo a un altro suo mito fin da quando era ragazzo: Bruce Lee.
    Edito dall'editore fiorentino Porto Seguro questo libro di 235 pagine prende il titolo:
    "Mission a Hong Kong:1977" Tributo a Bruce Lee.
    È l'opera della piena maturità di Marco, densa di contenuti autobiografici offerti al lettore in forma di sogni. Non solo è un noir atipico in cui fai il verso ai servizi segreti italiani dell'epoca per innestarci su un vero thrilling condito da varie spezie, esoterismo e psichedelica in prima istanza (vi è la descrizione minuziosa di un viaggio in LSD fatto dal diciannovenne seguace di T. Leary) ma è la triste conferma che l'autore, dopo lunghe ricerche, sa che Bruce Lee fu assassinato e per le Triadi fu facile dissimulare un avvelenamento per un edema celerabrale. Con Lee dialoga, il libro ha parti spiritiche e ritualità mistiche buddhiste. Il Buddha della copertina del libro con un albatros che vola nei pressi dell'immensa statua rapiscono il lettore dal primo contatto con un volume che rappresenta un epoca precedente alla globalizzazione, un mondo senza internet e le dipendenze da smartphone in cui si viveva assai meglio...
    HONG KONG chiama Roma ove si faceva strada "la stecca para pe' tutti" della banda spietata che aveva appena cominciato ad alzare la testa: correva il novembre del 1977.

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  9. Mi sono recato alla prima nazionale che ci ha concesso, con la a presenza d'una trentina di persone intervenute ed un paio di giornalisti, Marco Erler presso un bel bistrot culturale della provincia di Treviso la sera del 7 aprile 2022 (notare che l'ex indiano metropolitano ha forse voluto diabolicamente ricordarsi dell'infamia anche da lui certamente patita per un certo "teorema di Calogero"detto anche il processo ideologico del 7 aprile che avrebbe voluto mettere nel sacco anche gli Indiani del 1977, l'alzata giudiziaria era invece del 1979) e sono rimasto colpito dalle spiegazioni ben argomentate dall'Autore per l'insieme di questa sua nuova opera intitolata "Mission a Hong Kong - Tributo a Bruce Lee" che poi é un noir atipico e tutto autobiografico per una vita davvero straordinaria sin dalla sua prima giovinezza: incredibile questo italiano totalmente apolide, nato a Genova di madre ligure e padre veneto ma poi con un lungo vissuto a Roma, Abruzzi, sedici anni in Toscana, Veneto senza poi annoverare le sue combattive stagioni vissute in Usa, Centro America, Thailandia, Filippine e in Europa nella sua cara Germania ove ricorda di aver vissuto in varie città ad ultima Berlino...
    Il presentatore e moderatore di questa presentazione del nuovo libro di Erler, il settimo come mi sembra di aver capito, è stato Stefano un colto imprenditore romano del settore Gas e Energia, suo amico per la pelle e esperto di filosofia, esoterismo e oroscopi cinesi: al termine mi ha chiesto addirittura a che ora sono nato per completare il mio fosco quadro formato dai pianeti del mio tema natale.
    Ho cominciato a sfogliare il libro di Erler e lo trovo avvincente per il pathos che comunica, appassionante per la successione surreale del racconto, un viaggio con LSD, e anche con alcuni spunti di vero humour di scuola inglese. Questo libro ha distinte chiavi di lettura e insegna molte cose che svela sul 1977 riproponendo così le atmosfere e in contenuti di fine anni settanta. Fatevi trasportare e leggetelo che vale la pena.
    Jordan Martini

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  10. Ho inteso che Marco Erler dopo Mission a Hong Kong : 1997
    sta scrivendo un altro noir in cui tratta (come innesco del libro) le fughe dalla Russia e Ucraina in seguito alla guerra e alle proscrizioni
    con obbligo di prestare il servizio militare. NON solo la Russia
    , anche tutto il vecchio continente da parte dei giovani che scappano e possono permetterselo, in nazioni con tradizione di libertà tra cui il Messico.
    La corsa ad ottenere permessi di soggiorno e cercare di radicarsi dopo aver appreso lo spagnolo.
    Si augura a Erler che l'ispirazione sia sempre a lui gemella e goda di eccellente salute. Mondadori o editori di primissima fascia sono adesso alla sua portata.

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  11. Sinestética libreria/eventi a Roma (Conca d'oro Metro B) Montesacro, incontro con l'autore alle 18.00 di martedì 28 Marzo 2023.
    È la prima presentazione ufficiale dell'opera di Marco "Mission a Hong Kong:1977".

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  12. Treviso, 19 gennaio 2024 nella bella sala Guadagnin a fianco di quella consiliare nel cuore nobile di palazzo Rinaldi Sede del Comune, è avvenuta la presentazione dell'opera "Mission a Hong Kong:1977" (Porto Seguro) e la visione pubblica del libro in spagnolo appena pubblicato in Colombia, "Misiòn en Hong Kong:1977" Bogotà, Taller de Edicciòn Rocca, che ha in copertina proprio l'atleta di arti marziali e star di Hollywood. Giunto per l'occasione da Roma ha introdotto e moderato il prof.Stefano Zavatti, ha inoltre presenziato con la fascia tricolore e fatto domande all'Autore il consigliere anziano (e supplente dell'ass.re alla Cultura del Comune Maria Teresa De Gregorio), il dott.Luigi Caldato.
    I numerosi presenti si sono commossi, Erler per primo lo ha fatto, a vedere un estratto del filmato ufficiale delle esequie di Bruce Lee in Kowloon, Hong Kong (31 luglio 1973).
    Ha presenziato per un servizio sull'evento AntennaTRE Medianordest di Treviso che nei giorni successivi ha messo in onda. Questa presentazione segue a quella romana nella primavera del 2023 e precede quella che sarà fatta a Firenze inizio estate 2024.

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